Azienda

L’Agriturismo “La Grotta Dell’Eremita” è un’Azienda biologica, collocata ad un’altitudine tra i 500-600 metri s.l.m., si espande su 23 ettari di terreno ed è immersa nei boschi di faggi e di castagni.
Situata in un pendio delle Dolomiti Lucane all’interno del Parco Regionale di Gallipoli Cognato, l’agriturismo occupa un’eccezionale posizione in uno dei parchi più belli della regione, ottimo riferimento per escursioni in montagna.
I prodotti aziendali sono tutti degni di nota e sono costituiti principalmente da formaggi freschi e stagionati, da carni fresche e insaccati.
Su richiesta è possibile assistere e partecipare attivamente alle lavorazioni agricole aziendali: dalla vendemmia alla raccolta delle ciliege, dalla mungitura ai processi per la trasformazione del latte in formaggi freschissimi.

Dopo una gradevole dormita, al punto ristoro è possibile degustare una piacevole colazione a base di prodotti tipici dell’azienda, latte appena munto, ricottine di giornata, miele aziendale, dolci fatti in casa e tante altre specialità.

La struttura dispone di 20 camere tutte ampie e luminose, affacciandosi alla finestra si possono ammirare stupendi paesaggi. Vantano un design rustico e dispongono di connessione Wi-Fi gratuita, TV LCD e tè e caffè gratuiti. Dopo una gradevole dormita, al punto ristoro è possibile degustare una piacevole colazione a base di prodotti tipici dell’azienda, latte appena munto, ricottine di giornata, miele aziendale, dolci fatti in casa e tante altre specialità dell’azienda. A pranzo e a cena lo chef mette in tavola il meglio delle tipicità locali prodotte unicamente in azienda, dai ravioli, alle varie specialità di pasta fresca, alle carni, al vino, etc.

La Storia

Esiste una rocca, la più importante, che sovrasta Castelmezzano ed è chiamata Arm Gervasio.

Il suo nome pare abbia avuto origine da quello di un monaco eremita che vi abitò, trovando rifugio in una grotta naturale che ancora oggi è chiamata Grotta dell’Eremita.

Nella grotta che si trova in zona Arioso pare ci sia ancora un antico tesoro che nessuno mai è stato in grado di prendere, perché subito si presenta “la cosa brutta”, “Satanone”, che dice a chiunque vuole trafugarlo: Se portate un bimbo innocente allora potete prenderlo!”. Ma chi si azzarda a fare una cosa del genere? E’ un peccato gravissimo uccidere un bambino innocente!
A un vecchio di Castelmezzano tanto tempo fa é successo che é stato preso nel sonno dal diavolo e quando si é svegliato si é trovato nella grotta dell’Eremita. Là l’aveva trascinato la “cosa brutta”  e l’aveva lasciato: ecco perché nella grotta c’é certamente un tesoro.

Acciaccato e morto di paura poi se ne scese in paese, dove arrivò la mattina dopo”.

Questa versione del racconto ci viene fornita da un abitante del luogo, un anziano di nome Egidio Grippo noto in paese come Màstr Egidio.

Storie di antichi tesori, racconti  che si perdono nella notte dei tempi, narrati e passati in custodia, rielaborati , o inventati , essi danno vita ad una trama dove il racconto accresce e reinventa la realtà.

I cantastorie del passato, ormai scomparsi, rivivono quando nei racconti dei vecchi, davanti  al focolare, la fantasia si accende.